Nel cuore del centro storico di Ravenna c’è un piccolo angolo dedicato alla memoria di Dante Alighieri chiamato la
Zona del Silenzio.
L’area raccoglie alcuni dei monumenti più importanti legati alla memoria del poeta. E’ presente la Tomba di Dante, il Quadrarco di Braccioforte, gli Antichi Chiostri Francescani, il Museo Dante e la vicina Basilica di San Francesco.
Le spoglie del padre della lingua italiane sono ospitate all’interno del tempietto neoclassico progettato da Camillo Morigia. Non tutti sanno infatti che Dante fu esiliato dalla sua città natale e morì a Ravenna nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321.
Firenze iniziò a reclamare le spoglie del poeta loro concittadino inviando una delegazione a Ravenna per recuperare i suoi resti. All’arrivo i delegati trovarono però il sarcofago vuoto, poiché i frati francescani trafugarono quei resti per nasconderli gelosamente per quasi due secoli.
Le ossa di Dante furono ritrovate per caso solamente il 27 maggio 1865.
Durante i lavori di manutenzione del convento adiacente la tomba, un muratore rinvenne casualmente in una parete del Quadrarco di Braccioforte una cassetta di legno, che l’intervento di un giovane studente, Anastasio Matteucci, salvò dalla distruzione. L’iscrizione incisa rivelò il suo contenuto prezioso.
I resti furono poi sistemati nel tempietto eretto nel 1780 che oggi conosciamo come Tomba di Dante.
Firenze si arrese e costruì un secondo tempietto neoclassico in piazza Santa Croce
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